Antonio Rezza e Flavia Mastrella si occupano di comunicazione; sono uniti da più di vent’anni nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive, performance e set migratori. Mastrella, fornita di una fantasia plastica, espone negli anni sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula all’interno della mostra Le opere e i giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Il PAN di Napoli ha ospitato l’installazione Boe alla deriva, mentre nel 2008 si è tenuta a Roma l’esposizione dell’habitat di Autopatia.
Rezza, performer con il fiato rotto, muove da un’esperienza linguistica anti narrativa, approdata a quattro libri pubblicati da Bompiani di cui l’ultimo, Credo in un solo oblio, ha vinto il Premio Feronia nel 2008. Insieme hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, hanno realizzato programmi televisivi e hanno vinto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare nel 2008. Nel gennaio del 2010 presentano a Madrid e a Palencia Pitecus in lingua spagnola. Nel Giugno del 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi all’interno del Festival Face à Face. Nell’ Aprile del 2012, edito da Barbès, è uscito il libro La noia incarnita – il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura di Rossella Bonito Oliva.